Monte Petrano da Cagli



(c) Francesco Padella - Quota 1100

Start: Cagli (PU)
Distance: 10.4 km
Elev. Gain: 824 m
Avg Grade: 7.8%
Max Grade: 13%
Min Elev: 277 m
Max Elev: 1101 m
Climb Category:  HC
Valida per il brevetto:

Terza salita del trittico del nord, Nerone Catria e Petrano. E' la salita più bassa, ma non è affatto la più facile. Nobilitato dall'arrivo della tappa regina del Giro del Centenario, il Monte Petrano è molto frequentato dai cicloamatori fanesi e non solo. Dopo la morte di Michele Scarponi il Comune di Cagli ha fatto erigere sul valico un monumento dedicato al più grande ciclista marchigiano (che nel 2009 andò abbastanza vicino a vincere la tappa, vedi su Albumciclismo) e a tutte le vittime della strada. I cippi di solito ai ciclisti piacciono. Questo del Petrano un po' meno, per un sacco di buoni motivi.
In corsivo riporto il resoconto di Pelorandom, redatto poche ore dopo il passaggio dei professionisti, quando Salite delle Marche non era nemmeno un progetto:

"Nel 2009, l'arrivo di tappa per i professionisti del Giro d'Italia, alle prese con un dislivello da tappone dolomitico e con un caldo torrido, era fissato qui, sul monte Petrano alla fine del versante di Cagli.
La grafica del Giro 2009 

 

Il Monte Petrano è la tipica salita "cittadina", che parte direttamente dal paese (così come San Silvestro per i Fabrianesi o il Serrasanta per i Gualdesi), sulla quale, oltre agli agonisti che vogliono sfidarne le pendenze, si trovano anche persone "normali", alle prese con jogging, tintarella o semplicemente una camminata nella natura.
Sarà anche "urbana" ma è comunque un brutto cliente, non è una salita "addomesticabile". Per giunta, visto che non ha un lato B praticabile, la si colloca sempre a fine giro, quando le batterie non sono più al massimo.
La salita comincia al Torrione di Cagli. Le pendenze danno subito il loro meglio, arrivando e mantenendosi per i primi due chilometri sempre intorno al 10-11%. Un inizio shock al quale segue un breve tratto di respiro proprio quando si incontra il cartello chilometrico dei 2 km. Poi la salita riprende come e peggio di prima per almeno altri 2 km.
Dal 4° km in poi, i tratti di respiro sono un po' più frequenti, ma quando la strada "sale" le pendenze raggiungono comunque valori a due cifre.
Il picco del 13% lo si incontra a circa 5.5 km dalla partenza, ma c'è salita dura fino al tornante 11; solo dopo la salita si calma, ma se si è spinto troppo all'inizio... i danni sono fatti. 

Ad ogni tornante (numerato), si trova riportata anche la quota altimetrica, che però risulta inferiore di 30-40 m al valore reale (azzero l'altimetro ad ogni uscita, per cui do per scontato che quest'ultimo sia preciso).
Nella mattinata e prima delle ore centrali, l'ombra e' frequente ed anche abbastanza fitta, più rada invece verso la fine della salita dove le piante lasciano il posto ai prati."

 

(c) Alefederico - I tornanti del Monte Petrano

La sequenza finale di sette tornanti è il segmento più spettacolare della salita. La pendenza qui sarà dell'8-9%, ma, soprattutto in primavera, si potrebbe incontrare tanto tanto vento. Una volta mi è capitato di salire a 25 all'ora prima del tornante e sotto i 15 subito dopo la curva. Un'altra volta si saliva bene, ma sui tornanti con vista sul Monte Nerone si rischiava seriamente di essere ribaltati da Eolo. Insomma, bella e scorbutica questa salita.

(c) Tirreno Adriatico, Au revoir, Vingegaard 2024

Eredità del passaggio del Giro d'Italia 2009, oltre a un asfalto ancora più che decente, anche un importante evento di ciclismo amatoriale: su questa salita dal 2010 si corre una cronoscalata che attira un gran numero di cicloamatori.
Il Monte Petrano con il suo asfalto perfetto e il suo profilo altimetrico regolare è stato teatro di un evento senza precedenti: tra il 15 e il 19 giugno 2019 il cagliese Zico Pieri ha realizzato quattro everesting consecutivi, un'impresa unica al mondo [che poi ha anche migliorato]. Ha scalato il monte 45 volte sommando 904,79 chilometri e 35.395 metri di dislivello in quattro giorni e 17 ore. (vedi su Strava) È l’unico ad avere compiuto un’impresa simile al mondo: la notizia è raccontata su lastampa.it:  Sulla cima del Petrano per 45 volte: la quadrupla “scalata dell’Everest” entrata nella storia

(c) lastampa.it


(c) Francesco Padella - Quota 1050

Le foto scattate sul Petrano sono di Francesco Padella, a cui va un sentito ringraziamento. Visitate il nuovo blog di pelorandom se volte vedere le foto anche degli altri versanti:

Monte Petrano da Moria (asfalto deteriorato e sterrato transitabile in bdc)
Monte Petrano da Palcano via Borgo (sterrato, solo MTB)


 

(c) Francesco Padella - Quota 1000
(c) Francesco Padella - Panorama da quota 1100
Sulla cima
(c) Alefederico, me e l'inquadratura più fotografata dell'internet

(c) SDM  Il nostro saluto a Scarponi - Quota 1100

Questo qua destra è il detentore del Kom, Carlos Sastre, con il completino Freccia Vallone - Salite delle Marche. 
La penna in mezzo all'altipiano (quota 1100), un giorno con leggermente meno gente in giro

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